#iTunes su #VirtualBox e libreria su cartella condivisa su #Ubuntu

Prima di essere uno smanettone sono un musicista, e prima di essere un musicista sono un musicofilo maniaco dei tag. Un mp3 non varca la directory Musica della mia $HOME se non è scrupolosamente taggato. Non arrivo a livelli davvero paranoici ma il minimo, oltre all’autore e l’album, deve essere l’anno ed il genere, e possibilmente la copertina ad una risoluzione di minimo 500px.

Da più di dieci anni utilizzo easytag per correggere ed uniformare i vari tag, visto che permette anche di rinominare i file in base ai tag non ho mai avuto la necessità di particolari applicazioni tipo rhythmbox o banshee nonostante reputi siano delle buone app anche per tenere organizzati gli mp3 sul filesystem. 

Però ho un iPod classic ed uso iTunes. Ho la vitale necessità di avere un dispositivo da quale possa valutare i brani, classificarli con le “stelline” in modo da poter avere delle playlist automatiche che mi riportino i brani che devo ancora ascoltare, quelli che devo studiare, quelli che so suonare, i pezzi bellissimi, i capolavori, quelli che ho skippato tot volte ed avrebbero diritto all’appello/revisione e quelli che ho skippato abbastanza volte e forse non mi interessano e verrano cancellati. Tutto questo deve essere sincronizzato tra il mio computer ed il mio lettore mp3, questo vuol dire che se contrassegno dall’iPod un brano mentre sono in macchina dovrei ritrovarmelo contrassegnato anche sul mio PC e viceversa. Itunes, credo, sia l’unica app che permette al momento di fare questo.

Bene, la mia soluzione è stata installare iTunes dentro VirtualBox, configurare ~/Musica come cartella condivisa, tenere premuto alt all’avvio di iTunes e collocare la libreria di iTunes dentro la cartella condivisa.

Poi ho creato in ~/Musica un link simbolico chiamato Discoteca che punta alla sottocartella della libreria di iTunes dove effettivamente gli album stanno ben organizzati sul filesystem e configurato rhythmbox per utilizzare quel link come root della propria libreria, però in sola lettura, ovvero disattivando eventuali opzioni che alterino i metadati già scritti.

 

Con le guest additions installate è poi possibile con il tasto host+l integrare il desktop della macchina virtuale che rende il tutto esteticamente discreto.

Tirando le somme: se si dispone di un computer mediamente potente che riesce a fare girare VirtualBox senza impallarsi a swappare… è possibile utilizzare e favorire Linux senza dual boot. Anzi, se non si tratta di applicazioni che richiedono molte risorse, è sicuramente più stabile, sicuro e performante utilizzare una installazione di Windows virtualizzata, della quale si può anche fare una istantanea a mo’ di backup da ripristinare al volo quando Windows si pianterà… perchè si pianterà comunque prima o poi, non crediate di potervi sfuggire :) :P Se poi disattivate tutti quei servizi che sembrano essere fatti apposta per far piantare il sistema otterrete anche un sistema virtualizzato molto veloce.

L’unico limite di questo sistema è il ripristino/aggiornamento dell’iPod, perchè quando l’iPod si riavvia avviene la disconnessione USB e nemmeno con i filtri USB di VirtualBox la riconnessione avviene in tempo per completare l’operazione. E’ sempre possibile comunque aggiornare l’iPod da un altro sistema nativo e poi ri-sincronizzarlo da iTunes su VirtualBox senza alcun problema. Se si sta attenti a disconnetterlo bene, con un po’ di fortuna non vi capiterà mai.

Ultima cosa: per permettere a VirtualBox di accedere al sottosistema USB (e quindi all’iPod) è necesario aggiungere il proprio utente al gruppo vboxusers

$ sudo usermod -a -G vboxusers `whoami`

4 commenti

Red Cloud 11 Maggio 2012

Bella idea.. una sola cosa non mi è chiara:
Con VirtualBox io ci creo le macchine virtuali ( faccio girare Server in Cluster di 3 macchine a botta sul mio PC :) ), come si installano le applicazioni? [Io uso la Open Source Edition].

Giampaolo Bozzali 11 Maggio 2012

Che “applicazioni” intendi?

Una volta che hai installato il sistema operativo nella macchina virtuale, le applicazioni le installi come se fosse una macchina reale… scaricandole dal sito ufficiale con un browser da dentro la macchina virtuale, o se hai configurato quest’ultima per non avere accesso in rete gli passi l’installer tramite cartella condivisa!

Marta Ponari 25 Maggio 2012

anche io avevo installato iTunes in VB quando usavo Ubuntu (bei tempi… e certo che dirlo dopo essere passata a Mac è grave!)… poi però il casino era sempre per ripristino e aggiornamento di iPhone… avevo conservato il Windows 7 originale del laptop in una partizione praticamente solo per quello!

Giampaolo Bozzali 26 Maggio 2012

capisco, anche io sono stato un utente Mac ed ora ho anche una partizione windows. Personalmente non la ritengo una cosa ‘grave’, ognuno ha le sue esigenze e le sue motivazioni! L’importante secondo me è essere consapevoli che il software libero esiste, che è meglio preferire applicazioni open source a prescindere dal sistema operativo e che è meglio veicolare formati il più open e standard possibile ;)